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Il Comune di Novara ha messo a punto un accurato “Piano del rischio delle alberate”, risultato di una metodica indagine di valutazione e mappatura, presentato in una veste grafica molto efficace nell’evidenziare le aree a rischio a causa dello stato del verde cittadino. L’adozione del piano, da parte dell’amministrazione, rappresenta un concreto piano pluriennale di investimento, teso alla progressiva messa in sicurezza del patrimonio arboreo comunale.
Il piano trasporta nel campo del verde pubblico le norme sul calcolo del rischio, elaborando un sistema razionale ed economicamente sostenibile per una gestione senza pericoli degli alberi nel contesto urbano.
La pubblica amministrazione ha tra i suoi obiettivi istituzionali quello di operare per offrire alla cittadinanza un verde sicuro. Il metodo più razionale individuato per valutare e contenere il rischio è quello tracciato dalle principali normative di riferimento su salute e sicurezza sulla lavoro, tradotte tecnicamente nei testi sulla gestione dell’albero in città ovvero il calcolo del rischio. Questa operazione calata nel contesto dell’arboricoltura urbana ha individuato tre classi di rischio: basso, medio e alto, cui si aggiunge quella del rischio trascurabile (piante giovani).
Diverse sono le componenti discrezionali che hanno caratterizzato il suddetto piano, poiché la bibliografia è carente di esempi pregressi. La ripartizione delle classi è da intendersi teorica in quanto basata su dati elaborati dal censimento delle alberate e non da verifiche effettuate in campo. Il piano è quindi da intendersi preliminare. Solo dopo il primo controllo i professionisti incaricati del Visual tree assessment (Vta) potranno eventualmente modificare le classi di rischio puntuale e le conseguenti turnazioni; questo passaggio potrebbe comportare una contrazione dei costi preventivati, perlomeno nella componente di Vta.
Solo dopo un primo controllo di ogni pianta e la riclassificazione del rischio si
potrà passare al piano definitivo.
La pianificazione del rischio legato alla presenza di alberi, o tree risk anagement è una tematica attuale e, in Italia, abbastanza innovativa, che ha l’obiettivo di analizzare e gestire tale problematica anche e soprattutto in seguito agli avvenimenti di cronaca che hanno visto il verificarsi di incidenti molto gravi. La L. 10/2013 “Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani” (G.U. n. 27 del 1 febbraio 2013) rivede e accorpa le precedenti norme relative agli spazi verdi urbani e alla corretta gestione degli stessi.
La Piattaforma ICESP (Italian Circular Economy Stakeholder Platform) raccoglie una selezione delle buone pratiche di economia circolare inviate dagli stakeholder italiani impegnati sul tema, tra cui l'ISPRA.
La Task Force on Access to Information dell'UNECE ha inserito GELSO tra i case studies on Electronic Information Tools per l'attuazione dell'art.5 della Convenzione di Aarhus.
Il Contest per la raccolta di buone pratiche di attuazione a livello locale degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile per l’ambiente si è concluso con la votazione dei progetti vincitori durante la Settimana Europea per lo Sviluppo Sostenibile (European Sustainable Development Week - ESDW).
Selezione delle principali banche dati europee e italiane dedicate allo scambio di informazioni su progetti e buone pratiche.
Progetto premiato con Menzione Speciale al PREMIO “LA CITTÀ PER IL VERDE 2015” SEZIONE VERDE URBANO - 4a Categoria - Comuni oltre 50.000 abitanti.
Le informazioni contenute nella scheda progetto sono state reperite dai siti Web.