
L’agricoltura metropolitana anche se riconosciuta come uno dei principali livelli di eco-innovazione per la sostenibilità e la competitività delle metropoli soffre ancora di un grande disparità di integrazione. Il progetto MADRE cerca di rispondere a questa sfida e mira a promuovere l'agricoltura urbana e periurbana come mezzo per lo sviluppo di un'economia sostenibile, innovativa e responsabile, capitalizzando le buone pratiche esistenti e creando un cluster transnazionale nell'area del Mediterraneo.
Con questo progetto, si vuole creare un’alternativa, in vista del sempre maggior numero di abitanti che le città avranno in futuro, seguendo però un approccio green e sostenibile, sia dal punto di vista produttivo che sociale, attraverso una mappatura degli stakeholder-chiave per l’agricoltura urbana e periurbana mediterranea e la creazione di una rete di soggetti per poter poi identificare le buone pratiche sviluppate e consolidare le conoscenze acquisite.
Il catalogo di MADRE individua le esperienze di agricoltura urbana delle città di Barcellona, Bologna, Marsiglia, Montpellier, Salonicco e Tirana, scelte come contenitori di esempi pratici rispondenti a una sola parola d’ordine, innovazione, ma da differenti prospettive. Gli esempi, infatti, sono classificati in sei diverse sezioni in base al loro scopo: innovazione per gli agricoltori, innovazione sociale, innovazione per i consumatori, ricerca accademica, innovazione territoriale e innovazione transnazionale.
Inoltre, di ogni attività sono riportati i contatti di riferimento, gli stakeholders locali coinvolti, gli obiettivi, il budget, i risultati raggiunti e gli ostacoli riscontrati nel concretizzarli.
Da ottobre 2017 a marzo 2018 partner e stakeholder hanno partecipato a sei workshop transnazionali con l’obiettivo di approfondire le aree tematiche di innovazione legate all’agricoltura metropolitana analizzando gli ostacoli, individuando bisogni e discutendo possibili soluzioni. Gli incontri sono stati arricchiti da visite sutdio. A giugno si porranno le basi per la creazione di un cluster per l'agricoltura urbana nel mediterraneo,
L’unica realtà italiana che partecipa al progetto è la Città metropolitana di Bologna; con oltre 2.700 orti urbani e con l’impegno preso durante il G7 Ambiente (giugno 2017) di raddoppiare entro il 2030 le aree di verde urbano, la città di Bologna ha l’esigenza di implementare nuovi modelli che utilizzino l’agricoltura urbana e peri-urbana come base per le politiche non solo economiche ma anche di sostenibilità ambientale e di welfare.